Il sapore della solidarietà
La “Locanda Mulino di Suardi - Circolo Acli” è ospitata presso il Laboratorio di cucina ed educazione al gusto della Comunità educativa per minori soli Mulino di Suardi, realtà che accoglie ragazzi italiani e stranieri. Ricavata nella stalla di una tipica cascina lomellina, trasformata in accogliente salone ristorante, ospita occasioni di incontro, convivialità e amicizia.
Sullo sfondo di ogni attività della Locanda c’è la visione del cibo come grande esempio del dialogo tra le genti e le diverse culture. Da qui la volontà di creare attorno al cibo ed alla dignità del lavoro dei contadini e dei cucinieri, occasioni per stare insieme, riflettere, conoscere e ri-conoscerci.
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I nostri menù tematici
Viaggio tra le cucine regionali
Il venerdì sera diamo vita ad una cena che sarà sempre dedicata alle tipicità delle celebri cucine regionali italiane. Siamo un Paese con una tradizione culinaria unica al mondo: ognuna delle nostre venti Regioni possiede una straordinaria varietà e qualità di ricette, prodotti tipici, vini locali, sapori e territori emblematici. Sarà un viaggio appassionato lungo lo stivale che nasce dalle Alpi e si protende nel mar Mediterraneo.
Un viaggio nei paesaggi, nei racconti, nelle cucine intrise dell'odore delle cene in famiglia, alla scoperta o riscoperta dei sapori della tradizione. I profumi ed i gusti si confonderanno con i dialetti del luogo, con le storie e con i segreti delle nonne, raccontate da testimoni di ogni Regione che inviteremo a cena con noi, per evocare nuove suggestioni, guidati dalla fantasia e dalla tradizione di una terra magnifica.
La Lomellina in tavola
La Lomellina fin dai tempi antichi è stata popolata dalla civiltà contadina ed i prodotti di questa terra, fatta di terra ed acqua, erano la base di una cucina povera, genuina, sana e gustosa. La dimora dove si incentrava tutta la produzione era la cascina, uno spazio come quello che ospita la nostra Locanda, circondata da terreni dedicati all’orto, alle risaie, agli animali da cortile. C'era poi chi andava a pesca nei fiumi o nei canali e chi andava a caccia nei boschi. Attorniati, anche d’inverno, dai bellissimi tappeti verdi delle marcite, create dai monaci e perfezionate da Leonardo.
La domenica a pranzo facciamo gustare a tavola la fatica e la gioia della cucina Lomellina, ispirata ad antiche ed originali ricette, dai grandi sapori, semplici e veri. Insieme, ad ungerci le mani, sporcarsi di cenere, scottarci le dita e aspirare i profumi di un tempo.
Gran menù vegetariano
La cultura e la pratica vegetariana, che si connette in modo diretto all’ecologia ed al pacifismo, sta da tempo germogliando nella nostra società, offrendo una delle possibili soluzioni alla grave crisi della modernità. Scegliere cucina vegetariana non significa solo non mangiare carne ma rappresenta una scelta che apre a nuove prospettive di tipo etico, sociale, salutistico.
Vogliamo quindi offrire un’occasione per scegliere e godere di questa cucina tanto gustosa quanto sana e giusta. Siamo del resto in buona compagnia. Molti dei più grandi geni della storia hanno percorso questa via: Pitagora, Socrate, Leonardo da Vinci, Rousseau, Tolstoj, Ghandi, Einstein. Dedichiamo quindi, periodicamente, la domenica a pranzo, un menù di cucina lomellina a tutti gli amici vegetariani.
Le altre attività della Locanda
Organizziamo periodicamente incontri conviviali con persone interessanti e significative che staranno insieme a noi raccontando e raccontandosi.
Sono già stati nostri ospiti, ad esempio, il mitico don Andrea Gallo, il jazzista Maurizio Carugno, l’artista Marco Lodola, lo chef Giovanni Magnini, il batterista Ellade Bandini, la professoressa Renata Crotti, gli scrittori Daniele Biacchessi, Paolo Calvi, Umberto De Agostino. Il nostro ristorante è stato ricavato dalla ex stalla della cascina e ci piace quindi immaginare che queste narrazioni da ascoltare tra amici, siano un po’ come quelle che si facevano una volta in campagna, quando la gente si radunava attorno al calore del locale, per stare insieme, condividere e gioire.
Gli incontri, comprensivi di cena, sono aperti a tutti coloro che hanno voglia di riflettere e far convivio assieme.
Presso la Locanda si è avviato un torneo amical-gastronomico che prevede di mettere a confronto, di volta in volta, due amiche/amici che coltivano l’amore per la buona cucina, la convivialità e l’impegno, senza retorica, per la solidarietà.
Cucina il tuo amico ha quindi un duplice significato: il tuo amico quella sera cucina per te… ma dall’altro lato entrambi siete impegnati a sfidarvi e quindi a…“cucinarvi ben bene e a fuoco lento”. Noi forniamo lo spazio del Laboratorio, il servizio di sala, i prodotti e il supporto di un paio di simpatici aiuto-cuochi. Gli sfidanti si confronteranno ai fornelli - padella contro padella - ideando i menù ed illustrando i loro piatti tipici.
Ciascun partecipante, inoltre, dovrà invitare alla serata un folto gruppo di amici che andranno a costituire la Giuria: saranno loro, dopo aver degustatro ogni portata, ad attribuire il “valore” al piatto. Il torneo è anche aperto ad Associazioni e gruppi che volessero sfidarsi collettivamente.
Le iscrizioni sono aperte e le date della sfida si fissano assieme. Ai primi classificati un viaggio premio per 2 persone
La Confraternita del Risotto, sodalizio culturale che si occupa di enogastronomia, realizza presso la nostra sede un corso di promozione, insegnamento e degustazione del Risotto, secondo i dettati canonici del protocollo depositato dalla Confraternita stessa.
Il corso, definito "Prima Università del Riso e del Risotto" si snoderà' in cinque incontri consecutivi secondo il seguente schema: I°: storia della coltivazione, nozioni scientifiche e nutrizionali, contenuti storici e tecnici del “piatto Risotto”; II°,III° e IV°: pratica di cucina, strumentistica, tecniche di preparazione, presentazione del piatto e nozioni di degustazione. V°: servizio a tavola con degustazioni di risotti preparati dai corsisti per gli invitati ed assegnazione ufficiale dei Diplomi.
Il corso sarà tenuto da nutrizionisti professionisti e da cuochi esperti sotto la diretta sovrintendenza della Confraternita del Risotto.
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Iscriviti al Circolo Acli Mulino di Suardi: potrai partecipare alle giornate ed agli eventi cultural-gastronomiche; acquistare a prezzi di favore i nostri prodotti biologici; godere dei servizi del Patronato Acli provinciale; collaborare alla vita della nostra Comunità educativa; proporre iniziative ed idee. È possibile anche avere in uso il Salone polivalente con cucina e l’aia antistante, a favore di associazioni, gruppi, famiglie, imprese, per organizzarvi momenti conviviali o di incontro, pranzi o cene di lavoro, feste, seminari, convegni. Vieni a trovarci, abbiamo bisogno di te. Perché “sognare da soli è solo un sogno ma sognare insieme agli altri è l’inizio della realtà”.
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I nostri prodotti

I sapori dell'orto biologico
Il Mulino di Suardi - ente che gode del patrocinio dell’Unicef provinciale e della collaborazione di Coldiretti, Confraternita del Risotto ed Università di Pavia - dispone di un orto a coltivazione biologica di circa 20.000 metri quadrati che fornisce alla cucina alimenti di qualità: buoni, puliti, giusti e davvero a chilometro zero. È possibile acquistarli direttamente o tramite i Gruppi di Acquisto Solidale che collaborano con noi. L’attività orticola è stata pensata per creare situazioni di “accompagnamento al lavoro” per i ragazzi in uscita dalla Comunità; un laboratorio agricolo protetto dove promuovere, in collaborazione con i Servizi Sociali competenti, borse lavoro e tirocini osservativi.

Le Conserve del Mulino
La preparazione delle conserve è una tradizione antichissima. Nella cultura contadina questo compito era affidato alle donne, che con piccoli gesti di grande sapienza, conservavano i prodotti di stagione per renderli disponibili nel periodo invernale. Anche noi abbiamo provato a ripercorrere questa strada, operando insieme con ragazzi, educatrici e con le nostre cuoche. Offriamo quindi il frutto di questo nostro impegno: un prodotto genuino, proveniente dalla coltivazione del nostro orto biologico, coltivati senza additivi chimici, raccolti e conservati nelle stagioni giuste e che appaiono - come noi - imperfetti e con i segni della vita.

Il Pangialdino
Il Pangialdino del Mulino è un gustoso biscotto che si ispira ad una antica ricetta lomellina. Ha come base una farina ricavata da una particolare ed antica varietà di mais: il “Mais Ottofile”. Si tratta di una pianta tradizionale coltivata in Lomellina negli anni passati ma che, con l’industrializzazione dell’agricoltura, era stata progressivamente abbandonata. Grazie al lavoro di ricerca dell’Istituto Agrario Pollini di Mortara e dell’Università di Pavia, il Mais Ottofile è stato restituito alla memoria del territorio ed oggi è coltivato da alcuni piccoli produttori locali. Viene macinato a pietra e si ottiene una farina ricca di fibre, che conserva al meglio profumo e sapore. Il Mulino di Suardi collabora alla valorizzazione del Mais Ottofile dell’Oltrepò Pavese con il Progetto Oltrepò BioDiverso e la Banca del Germoplasma dell'Università degli Studi di Pavia, nell’ambito del Programma AttivAree di Fondazione Cariplo
